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Destino di una capitale

Palermo Bellissima da sempre .. è da leggere tutto d’un fiato, viaggiando attraverso tremila anni di storia e un po’ di luce sulle ere preistoriche. Così Melinda Zacco, palermitana, giornalista e scrittrice ci appassiona alle complesse vicende della città.La scrittura è piana, gli avvenimenti un poco sospesi mentre scorre poco a poco il filo nella narrazione. Non sembra una storia reale, ma il racconto immaginato da una persona molto coinvolta. Fin dall’inizio l’autrice chiarisce due elementi socio-economici. I primi viaggiatori che vi si stabilirono furono probabilmente i Fenici, interessati alla ricchezza dei prodotti della terra e alla possibilità di commerciare da una posizione favorevole nel Mediterraneo. Questa prima osservazione consente al lettore di deprecare a buon titolo la mancata valorizzazione odierna dell’agricoltura e l’assenza di trasporti moderni. Nella seconda considerazione l’Autrice ci fa notare che i Palermitani non trovarono mai un accordo con i popoli che qui arrivavano: i Romani, i Bizantini, gli Arabi, i Normanni, gli Spagnoli e gli altri. Ognuno lasciò opere d’arte, ricco artigianato, industrie collegate alle terre e al mare, stili di vita, buona alimentazione. Territori e abitanti furono contesi per millenni da eserciti contrapposti e Melinda Zacco racconta con precisione, senza dilungarsi, le battaglie, le sconfitte e le vittorie. In apparenza non sembra parteggiare, ma in realtà, tra le righe, plaude all’uno o all’altro, simpatizza per queste ombre del passato. Cerchiamo, per gioco, d’indovinare le predisposizioni dell’Autrice. Per esempio, apprezza il tentativo di riunificazione dei Greci di Sicilia da parte di Gelone, tiranno di Gela e Siracusa, e la costruzione a Siracusa del tempio di Demetra e Kore, legate ai miti dell’agricoltura. Non ama il console Lucio Cecilio Metello che decimò Fenici e Palermitani. Ai Romani imputa l’incapacità di valorizzare la città malgrado le ricchezze (Forse nulla è cambiato?). Non è tenera con gli Arabi, per l’espansione delle moschee sul territorio e le persecuzioni, ma ne apprezza gli interventi in agricoltura. Ampia approvazione per Federico II, ma accennando alle deportazioni dei Saraceni tralascia la distruzione dell’antica città di Giato. Dell’Imperatore celebra la cultura del buon governo, il difficile equilibrio con il Papato, l’ampio disegno politico per il nostro Paese.

Il libro offe una visione di Palermo anticipata nel titolo: le documentate pagine sono intervallate da descrizioni dei monumenti e della cultura palermitana con foto a colori: dal Castello di Maredolce alla Cappella Palatina, ai graffiti dello Steri, a Donna Franca Florio, all’Opera dei Pupi. Solo alcuni esempi delle trenta pennellate che trasformano il libro in una preziosa Guida per il Viaggiatore. In chiusura il sorgere di Mondello cent’anni fa, le guerre mondiali del Novecento, la rinascita del secondo dopoguerra. Storie che la fervida scrittrice ha approfondito in altri saggi (Claudio V. Riolo).

Melinda Zacco
Palermo Bellissima da sempre
Edizioni Zacco – Associazione Culturale Pittographiae
melizacco@virgilio.it
175 pagine - 30 foto a colori
€ 14,90