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Obicà, mozzarella Bar a la Rinascente

 

Food Hall 4° Piano

Rinascente  Palermo Via Roma 289 - Piazza San Domenico

 

La monumentale chiesa di San Domenico a Palermo, ornata dalla colonna che sostiene la Madonna del Rosario, si ammira nell’ampia piazza al centro di via Roma. Sul lato meridionale della piazza si fanno pregevoli acquisti nel moderno palazzo de la Rinascente, quattro reparti scintillanti con profumi cosmetica e pelletteria, uomo, donna, arredo casa e design.
La cucina di Obicà
Al 4° piano Obicà si presenta con sala bar, sala ristorante, cucina a vista, tavoli anche sui due livelli del terrazzo, tra i più accattivanti di Palermo. La vista non è da meno di quella milanese. Dal vostro tavolo potete ammirare un paesaggio da cartolina che non dimenticherete. Sullo sfondo i monti adagiati a centinaia di tetti, un manto antico come la vita isolana. Sembra di toccare le statue e i campanili della chiesa di San Domenico, sontuoso Pantheon cittadino. Al centro della piazza l’elevata colonna con la statua della Vergine, il rettilineo ottocentesco di via Roma, la cupola del teatro Massimo e quant’altro. Le sale sono particolarmente accoglienti, arredi chiari e pregiati, tavoli in legno, poltroncine in legno e pelle.

Obicà si nota per l’ambiente allegro e riservato a un tempo, cucina a vista, tavoli in legno chiaro, banco bar e divanetti con cafeteria, aperitivi, cocktail. Il menu stagionale è adatto ai buongustai che trovano alimenti genuini e ben cucinati al momento, provenienza garantita. A titolo d’esempio segnalo gli aperitivi con taglieri e selezione di salumi, formaggi e pani speciali, tris di pizzette, degustazione di mozzarelle di bufala e fritti Obicà; pasta di Gragnano con scelta di squisiti condimenti. Suggerisco la pizza, leggera e croccante, l’intramontabile Club Sandwich anche in versione mini; si termina con i golosi dolci; a ogni ora lo squisito Tiramisù (mascarpone, savoiardi, tuorli d'uovo, zucchero, Marsala, caffè, polvere di cacao amaro) anche nella porzione mini.

Un successo mondiale del cibo italiano
Se l’ambiente si distingue per l’atmosfera informale e razionale, così il menu ha una forte attrattiva sui gourmet e sui buongustai dei giorni di festa. Le ricette tradizionali sono modernizzate con inventiva e buon senso: per esempio sono aboliti i soffritti con aglio e cipolla; rarità italiana. Dal punto di vista nutrizionale si applicano buone pratiche che richiedono: genuino, buon gusto, stagionale. Infine la quasi totalità degli alimenti è locale o nazionale. Opportuno sottolineare cha da un anno la società (oltre 20 ristoranti nel mondo, per esempio Napoli, Milano, Palermo, Roma, Firenze, New York, Porto, Giappone) è ritornata italiana con l’acquisizione della famiglia Scuderi. Notevole il beneficio per l’esportazione di alimenti pregiati italiani.

Pizza con prosciutto crudo di Parma Dop

Farina Petra, molino Quaglia di grano tipo 1, tenero molito a pietra

Maturazione 12 ore e lievitazione 12 ore

La farina è ricca di componenti, poca acqua, poco lievito di birra, digeribile.

Il composto si stende sul semolino per rafforzarlo; formato ovale.

Base pomodoro bio, olio evo, sale, basilico

Mozzarella bufala campana Dop infornata a 330° per 3’ o 4’

Rucola e prosciutto crudo di Parma

Pizza con gorgonzola Dop e pere caramellate, miele, olio e noci

Altri piatti a titolo d’esempio: polpettine; insalata con filetti di tonno; crostini e gamberi; spaghetti alla chitarra, insalata e bresaola.

Sei gradazioni di miscele sartoriali

Merita segnalare l’ottima carta dei vini siciliani e qualche puntata dal continente e quasi tutti da gustare anche al calice.

Bar tender manager Luca Scrimenti, trova spunto da storie vissute e, per esempio, affumica vistosamente con torbe il Negroni, come fumava l’inventore, omonimo conte toscano. Prepara miscelati sartoriali che offrono al cliente le gradazioni dal dolce all’amaro, dallo speziato del bitter. Comunque c’è sempre un classico Martini o un gin Tonic. Il gusto amaro è comunque il miglior l’aperitivo.

Due donne al vertice

Direttrici dei due locali, Angela e Marilena Caci

Salvo Carollo di Palermo, dirige la cucina Obicà a Palermo dal 2010; è stato facilitato dalla solida tradizione gastronomica familiare e ha lavorato molti anni nelle riviere turistiche del Nord Italia

Marco Spinella di Marineo, dopo il diploma all’istituto alberghiero di Palermo, ha lavorato all’estero e in particolare in Egitto. Anche al Grand hotel Villa Igiea.

In cucina anche Barbara Chinzi, Maria Riccobono, Aura Zanca

Ricerca rapida: www.riquadro.info/larinascente_palermo

Obicà e Rinascente, bar Ristorante a San Domenico

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TIME LOOP  con Luca Scrimenti - Obicà
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Luca Scrimenti, barman


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