Amato Antonino - Fabbrica Artigiana Argenterie

Antonino Amato (nella foto con la figlia Marilena) è apprezzato argentiere palermitano, considerato decano della categoria. Nato nel ‘41, apprese l’arte dal nonno materno Antonino Siddiolo, frequentando il laboratorio già a 9 anni quando si saldava a lume e soffietto. Imparò anche dagli zii, in particolare Giuseppe, frequentando lo stesso laboratorio a Sant’Erasmo. Nel dopoguerra questo era il distretto degli argentieri e negli anni ‘80 si contavano 40 botteghe compresa la fabbrica di Amato. Oggi quasi tutta la famiglia è coinvolta in questa passione. Le figlie Marilena e Angela lavorano nella bottega e i mariti Alessandro, già musicista, e Massimo seguono le pubbliche relazioni e il commercio nel mondo. Il nipote Filippo Amato lavora al cesello (come Cellini!), il nipote Brancato gestisce una gioielleria nel quartiere. L’attività più nota di Amato si rivolge al sacro per le comunità religiose in Italia e in mezzo mondo. Tra le lavorazioni preziose segnalo l'esclusiva pisside in argento e oro con calice e porta ostie; anche cestelli, piatti, vasi e molte altre. Il laboratorio è ampio e ordinato, con lavorazioni ai ceselli, al laminatoio, al tornio, in fucina, a stampa. Antonino Amato è riconosciuto Tesoro Umano Vivente dal Registro REIS dell’Unesco.