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Minacapelli, ottici

Palazzo Quaroni, in via Maqueda 280, Palermo

Il signor Vito Minacapelli mi riceve nel luminoso negozio in una soleggiata mattina di fine novembre.

Si nota l'impegno, con il fratello Luciano, per la valorizzazione dei prodotti italiani, particolarmente apprezzati dai turisti che numerosi passano davanti alle sue vetrine. Per esempio le montature in titanio sono frutto di lavorazioni artigianali venete. Numerosi modelli in esposizione sono identificati da una bandierina tricolore e dalla scritta fatto a mano in Italia, tanto più elegante e genuino del consueto made in Italy. Di artigianato bellunese - anche su ordinazione - garantiscono qualità, innovazione e moda.

I poli delle più qualificate produzioni sono il bellunese con Persol (nata in Piemonte nel 1917), il bellunese e il Veneto con il gigante Leonardo del Vecchio, le Marche, Puglia e Campania.Non manca l’artigianato catanese, fatto a mano, molto identitario. L’Italia detta legge anche grazie al sole, al design, alla moda. Negli anni ’60 ebbero successo gli occhiali da vista, poi gli occhiali colorati, le geometrie a cerchio e quadrate, con testimonial quali Mughini, Toscani, Briatore.

La storia di famiglia inizia nelle miniere di zolfo dell’Ennese. Nonno Luciano ne possedeva un paio.

Il figlio Settimo Angelo, classe 1915, iniziò qui l’esperienza del lavoro e intraprese poi la carriera militare in aeronautica scoprendo la passione per la fotografia; dopo la guerra, lasciata l’aeronautica, si abilitò all’arte ottica studiando nel famoso Istituto Nazionale di Ottica di Arcetri, tanto ben frequentato che nelle foto di famiglia ritroviamo anche immagini con Margherita Hack.

Sceglie il capoluogo fiorentino per il primo negozio (nella centrale via Alfani). Nel 1960 sposa la siciliana Lina, torna in Sicilia e apre a Palermo un negozio al 268 della centrale via Maqueda, di fronte alla Galleria delle Vittorie. Sono gli anni che scoprono i consumi, le Case più eleganti, i gioielli Matranga, le calzature Spatafora, l’abbigliamento Agnello, la moda Pustorino. Nel 1974 apre in via Maqueda 237 il secondo negozio, dedicato alla contattologia, e lo segue il giovane figlio Luciano. In quegli anni si consolida il rapporto con i clienti grazie alla manutenzione, ai controlli, all’assistenza, con garanzie di massima efficacia. Nel 1982 anche il figlio più piccolo, Vito, si affianca al padre. È il terzo della famiglia a conseguire la licenza di abilitazione. Dedizione e creatività intravvedono negli occhiali la valenza di accessori di moda: Luciano e Vito aprono un terzo negozio in via Roma 135, interamente dedicato agli occhiali da sole.

Forme e colori sono imposti dalle Case di Moda, Lozza, Ray-Ban e gli occhiali portati dalle stelle di Hollywood, come Tom Cruise. Si affina il progetto italiano Persol, un marchio con cui l’Ottica Minacapelli ha particolare consonanza e portato al successo da Marcello Mastroianni e da Steve Mac Queen (i famosi occhiali pieghevoli sempre presenti nei loro negozi). Ma l’Azienda ha anche la capacità di anticipare e influenzare le mode, come nel caso delle linee Sting e Police disegnate dal giovane designer Bruno Palmegiani. In occasione dei trent’anni di attività, Angelo, Luciano e Vito hanno ricevuto il diploma d’onore di maestro ottico.

Nel 2007, dopo la scomparsa del geniale fondatore Angelo, i figli trasferiscono il negozio di via Maqueda 237 in via Cavour 78-80; nel 2016 trasferiscono la sede storica (Maqueda 268) nel vicino Palazzo Quaroni

È opportuno sottolineare la visione e l’impegno di Vito per un miglioramento dell’assetto viario cittadino. In sostanza s’impose per la pedonalizzazione di via Maqueda e s’impegnò come vicepresidente provinciale di Confesercenti e coofondatore di Assoimpresa, di cui è vicepresidente nazionale. Ha particolare attenzione per la Federazione Centri Storici, di cui è presidente.

In Azienda dal 2018 si è affacciata la terza generazione. In particolare Angelo, figlio di Vito, è impegnato nel negozio di via Maqueda con idee ben chiare, esperienze professionali nel settore, competitività globale, artigianalità, social, occhiali sartoriali - secondo l’espressione amata da papà Vito - cioè fatti su misura.

E per non sbagliare, un libro racconta la storia della famiglia.

e-indirizzo/copia incolla): riquadro.info/minacapelli

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