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La supertestimone

La supertestimone, un film di Franco Giraldi su Raiplay

Marino Bottecchia (Ugo Tognazzi) detto Mocassino per la sua passione per le scarpe, è il protettore di Tiziana, una prostituta che una mattina viene trovata cadavere in un canale. L’uomo è ovviamente il primo sospettato, ma è in grado di fornire un alibi di ferro. Quando sta per essere scagionato si presenta agli inquirenti Isolina Pantò (Monica Vitti), una timida, strana maestra e direttrice di un asilo privato che lo accusa di averlo visto sul luogo del delitto. Marino è condannato a venti anni di carcere, però poi la donna ci ripensa (forse ha sbagliato il giorno della sua testimonianza) e così l’imputato ottiene la riduzione della pena a soli quattro anni per reati minori da scontare presso il penitenziario di Porto Felice. Isolina sempre più afflitta dai rimorsi, lo va a trovare in prigione finchè i due, ormai innamorati, si sposano dietro le sbarre. Scontata la pena, il Bottecchia tenta di rifarsi una vita con sua moglie, ma incapace di trovare un lavoro, la convince a prostituirsi. Ben presto la donna capirà chi è il vero assassino di Tiziana…Diretto nel 1971 da Franco Giraldi, regista recentemente scomparso di grande talento (La bambolona, Cuori solitari, La giacca verde), il film, scritto da Tonino Guerra e Ruggero Maccari e tratto da un soggetto di Luisa Montagnana, è interpretato da due ottimi Ugo Tognazzi e Monica Vitti e all’epoca, ottiene un grande successo di pubblico. La pellicola intrisa di cinismo e di sofferenza umana, ci offre uno spaccato angosciante del mondo carcerario con le sue regole disumane immutabili nel tempo. La fotografia è di Carlo Di Palma e le musiche di Luis Bacalov.

Una grande interpretazione di Ugo Tognazzi e Monica Vitti

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Pierfranco Bianchetti